mercoledì 16 novembre 2011

La pillola "golpe-soft" .... Quando uno Stato per risolvere i problemi interviene con la forza, con la polizia per bloccare la protesta dei cittadini è uno Stato lontano, staccato dalla democrazia; è uno Stato delegittimato automaticamente. I suoi stessi rappresentanti sono traditori senza attenuanti della Sovranità Popolare. Anche nel caso avesse ragione, con la forza passerebbe dalla parte del torto. Se poi per risolvere una crisi finanziaria determinata dalle banche e dal malgoverno, coaudiovato dalla stessa opposizione, esegue un "golpe-soft" alla Monti esso palesa la fondatezza di tale accusa. Un governo costituito da tecnici banchieri e dirigenti amici non è un governo democratico, ma è un governo imposto dalle stesse istituzioni partitocratiche che hanno diretto il paese in questi ultimi due decenni. Quando in un governo l'anima popolare non esiste, il governo stesso è delegittimato; è un fantoccio nelle mani della casta finanziaria che opera e trama alle spalle della popolazione. Questi continuano a parlare di crescita e sacrifici per placare la voragine aperta dalle banche e da una finanza globale che ci vuole schiavi, ma non parlano di cambiamento radicale relativo al sistema attivo oggi, cioè vogliono salvare il paese restando all'interno di un sistema "marcio" e corrotto, opportunistico e oligarchico, fascista e conformista invece che uscirne per intrapprendere un nuovo corso civile. Temo che il "Berlusconi" sia stato il traghettato e che Monti sia l'ordinatore, due facce della stessa medaglia. Nulla è cambiato, il popolo continuerà a pagare un debito non suo con danaro pubblico a fondi perduto. La pillola dorata è arrivata !

venerdì 4 novembre 2011

"Novecento" il film...e la "sinistra" che non esiste !

Stasera per caso ho rivisto quel capolavoro che è il film “Novecento” e mentre lo guardavo non potevo fare a meno di pensare al mondo in cui viviamo oggi.
Strade parallele, una ieri ed una oggi che s’intersecano tra loro con inquietante attualità. Allora mi vien da chiedere ; …ma questi Bersani, D’Alema, Esposito... questi rinnegatori della loro originaria ideologia politica, quando la politica era ancora Politica; che cosa sono oggi? Sono dei liberali, dei riformatori, dei progressisti…; se non sono più comunisti cosa sono diventati ? Socialisti ? No, neppure…cosa sono? Sono i parassiti…sono i servi dei padroni di allora, sono i borghesi asserviti di un secolo fa’, sono coloro che pur di mantenere i loro privilegi tradiscono il popolo, la madre terra, gli ideali, se stessi. E dopo aver tradito il proprio essere, tradiscono pure i figli dei loro figli, tradiscono il futuro. Gelosi, opportunisti, senza scrupoli vivono tra le briciole del potere dei potenti e s’inebriano dei loro avanzi. Uno squallore!
Più volte in questo ventennio avrebbero potuto scalzare Berlusconi e i suoi “bravi” - in senso manzoniano – se solo avessero mostrato la volontà di affondare il governo di destra, se solo si fossero impegnati con una opposizione radicale, persistente ed incessante.
Questi ex comunisti, socialisti, democristiani liberali, ecc … confluiti attraverso l’Ulivo nel PD hanno sposato una forma di capitalismo tipica dell’ultimo Craxi dove l'idea di moderno individualista senza princìpi si sostituisce alle solidarietà tradizionali, di cui quel governo seppe solo accelerare la “destrutturazione” senza sostituirvi nuovi valori.
Un “politicantesimo” impregnato poi, nei primi anni berlusconiani, di involuzione idealistica per una virtuale società moderna approntata sul consumismo sfrenato e sul perbenismo di facciata come nuovo credo politico. Un fenomeno degenerativo della vita politica dello Stato democratico, determinato dal predominio degli interessi dei partiti, che tendono ad assumere le funzioni proprie delle istituzioni statali. Una vera e propria partitocrazia. Ecco gli ex rappresentanti del popolo nelle istituzioni; se già allora i loro comportamenti erano più che dubbi, ora essi hanno dato conferma del loro tradimento verso il popolo spingendosi nel mondo capitalista e finanziario e incrementando un sistema dedito al capovolgimento di tutti i diritti acquisiti nel corso della storia dal proletariato. Un’involuzione pragmatica socio-economica dello spirito collettivista e popolare per una casta oligarchica trasversale dalla destra alla sinistra volta a creare la fine della democrazia liberale nel paese e l’inizio di una società che già preannuncia la tematica orwelliana.
Ora questo rimasuglio estetico della vecchia sinistra adattandosi alla metamorfosi partitocratica involutiva, pur essendo ancora sulla carta il male minore (al confronto con la destra) è difficilmente localizzabile nel tessuto sociale in quanto ha perso del tutto il suo stimolo primario, cioè la condivisione pratica del vivere quotidiano col substrato sociale e popolare. Questi politicanti sono distanti, per proprio interesse di casta, anni luce dalla vita sociale e non possono più offrire altro che una visione politica voluta dal sistema che hanno sposato. Un sistema volto senza alcun dubbio verso una schiavitù soft e subliminale delle menti e indirizzato alla totale subalternità delle masse al governo di turno e quindi al potere nuovo della finanza mondiale costituita dalle banche private e dalle multinazionali.
Un accentramento piramidale premeditato dalla classe politica e dirigente che determinerà non solo la fine della democrazia, ma soprattutto l’inizio di una nuova era politica in Italia e nel mondo.
Senza ulteriormente allargare le considerazioni fin qui espresse e ritornando ai politicanti dell’attuale opposizione di centro-sinistra chiedo come possano pretendere di ricevere fiducia tramite elezioni se non appartengono più al ceto medio o proletario, se non sono in grado di far sentire l’urlo del popolo attraverso le loro voci in parlamento, se non sentono le grida nelle piazze e i problemi nelle case, se non vedono più in là del proprio interesse o di quello del colore che impersonano come attori, tra l’altro, piuttosto beceri.
Come possono credere di ricevere un mandato popolare per governare il paese se non hanno in questi otto anni di governo reazionario e neo-fascista opposto resistenza e lotta continua, ma anzi si sono adagiati sui privilegi di casta e hanno reso digeribili le imposizioni del centro-destra. Un vergognoso connubio partitocratico !
Destra o sinistra sono ormai nella realtà le due facce della stessa medaglia e anche se dovessero governare i Bersani…nulla cambierebbe. Senza ricambio generazionale di uomini e idee questa sinistra è dedita al fallimento che vinca o perda. Hanno perso il cuore pulsante dello spirito popolare per fagocitare invece lo spirito del liberalismo finanziario con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti.
Quando non si mette più il lavoratore in primo piano nella scala sociale (ricordiamoci che la Repubblica è fondata sul lavoro) ma lo si relega al fondo, quando non si lotta per avere un calmiere dei prezzi sui bisogni di prima necessità, quando si opta per decisioni contro il popolo senza aprire un confronto conviviale e aperto, quando si denigra il cittadino contrario alla loro politica, quando dimostrano che dell’ambiente e della salute ci si può passare sopra per interessi di parte, quando permettono la costruzione di infrastrutture tipo la TAV in val Susa per malversazioni premeditate con imprenditori e malversazioni illegittime da una parte e dall’altra permettendo di tagliare sanità, scuola, sociale …allora si può affermare senza ombra di dubbio che questa sinistra (intesa come politica rivolta al e per il popolo) è tutto fuorchè di sinistra.
Non si vuole certo un ulteriore governo di centro-destra, un altro Berlusconi, ma si vuole un governo radicalmente libero dagli schemi pre-imposti attuali, un governo di sinistra con uomini rinnovati nel più profondo del loro essere o almeno uomini nuovi che ancora non sono avviluppati dal cellofan della casta. I movimenti apartitici del tessuto sociale oggi sono una dimostrazione lampante e solare di ciò che dovrebbe essere la sinistra. Un radunare sotto i suoi simboli queste forze disperse nel territorio, ma determinate nelle loro lotte potrebbe rigenerare quello spirito perso nel tempo, cambiare fisicamente le persone per un nuovo corso della politica, un vento nuovo che spira nei cuori, un nuovo mondo più giusto e con risorse condividibili ed equamente distribuite.
Non si può perdere il contatto fisico e psicologico con la base della società, con le famiglie che sopravvivono a fatica e vedere dall’altra sperpero di danaro pubblico e di risorse, malversazioni , concussioni, calpestamento dei diritti e distruzione dell’ambiente…
Solo che i “baroni” degli scranni parlamentari e regionali, provinciali e comunali non mollano e certi di essere ancora eleggibili persistono nel rimanere sulla braccia di un’onda che non c’è più. Allora bisogna mandarli via, non eleggerli più e non permettere al “nonnismo” parlamentare di continuare a vivacchiare alla spalle del popolo.
Questi politicanti non fanno gli interessi del paese e del popolo, fanno gli interessi loro, delle banche e della finanza, per questo non hanno contrastato il governo Berlusconi, per questo rimarranno sempre all’opposizione.
Come possono volere opere come il TAV in val Susa in un periodo di grande crisi politica e socio-economica dove i “tagli” all’istruzione, alla sanità , al sociale oltre che essere all’ordine del giorno diventano misure tipiche di un medioevo mai finito.
Il TAV
• è sinonimo di una voragine infinita di danaro pubblico che finirà nelle mani dei soliti imprenditori amici dei politici e dei mafiosi;
• è sinonimo di inutilità poiché è constatato da studi verificati che il traffico merci è in calo su tutti fronti ferroviari e stradali;
• è sinonimo di enorme spreco di risorse altrimenti utili per il sociale;
• è sinonimo di grave inquinamento atmosferico, idrogeologico ambientale senza precedenti in Italia;
• è sinonimo di amianto ed uranio disperso nel terreno, nelle acque e nell’aria;
• è sinonimo di portatore di malattie specie polmonari e di tumori nella popolazione con un aumento dei casi esponenziale;
• è sinonimo di malaffare tra politica, imprenditoria e mafia;
• è sinonimo di militarizzazione del territorio e di repressione legalizzata;
• è sinonimo di lotta civile tra cittadini e partitocrazia;
• è sinonimo di imposizione antidemocratica e incostituzionale da parte della politica;
• è sinonimo di servilismo alla finanza globale contro il popolo;
• è sinonimo di decisionismo senza apertura al confronto delle parti;
• è sinonimo di incapacità politica nel svolgere le proprie funzioni;
• è sinonimo di prevaricazione del forte sul più debole;
• è sinonimo di follia pura generata dall’interesse e dall’avidità;
Come possono ora questi politici di centro-sinistra perpetrare una simile nefandezza verso il popolo sovrano?
Possiamo dire “basta” ! E’ ora di cambiare, di rimettere al potere il cittadino, il lavoratore, la famiglia. I parassiti non li vogliamo più e la casta deve morire con tutti i suoi privilegi. La politica deve tornare al popolo e non deve assolutamente restare nelle mani oligarchiche di persone dedite ai propri affari.

“Tetsuo” e l’inverno della dimensione umana racchiusa nella “cementificazione” del libero arbitrio

Da una parte il “cemento” copre vaste aree di territorio naturale e dall’altra copre la capacità di pensare in modo obiettivo con la propria testa.

A volte mi vengono in mente le scene di vecchi film; oggi un film continua a presentarsi nella mente quando penso al nostro paese e alla questione TAV. Scene di ordinaria follia umana perpetrata da chi governa e da una classe dirigente votata al demone “danaro” (non che i soldi siano figli del male, ma per come i soldi sono usati e i motivi per cui essi vengono impiegati). In Tetsuo di S. Tsukamoto un mondo promettente ed oscuro, il mondo del metallo, sconvolge la vita delle persone in modo surreale e inquietante. Ora certamente la società di oggi non è a quei livelli, ma è sopraffatta in modo subdolo da un mondo similare ove oltre al metallo e alla plastica il cemento fa da padrone.
Non intendo fare discorsi moralistici nell’intento di analizzare se è giusto o sbagliato (per me, ambientalista, è sbagliato senz’altro), osservo sempre più un mondo noir mutante, un mondo “cement hurlant” che come una lama perforante entra sempre di più nella struttura del nostro sistema di vita. Un virus che squarcia la percezione della realtà come un disturbo subliminale per crescere prima a nostra insaputa, poi nonostante la nostra resistenza, continuare a crescere per volere di chi, invece, dovrebbe innescare l’antivirus.
Il cemento deflagra, si fa largo e distrugge la natura come un cancro invade le cellule sane del corpo e facendole impazzire le porta alla morte e quindi alla fine dell’uomo.
E’ un ibrido sociale ed economico basato sulla sofferenza futura per ora di straordinaria efficacia “politicante” e dai risultati di cassa. L’uomo a questo punto del suo viaggio, siamo nel XXI secolo, persegue un’eredità folle di masochismo estremo nell’aleatoria speranza fuori controllo di un nuovo mondo immediato e futuro. Le infrastrutture faraoniche, le opere super-mega-galattiche – limitandoci a questo solo – padroneggiano tutti i nuovi stimoli del potere e corrono più veloci dell’identità dell’uomo stesso, sembra di assistere terrorizzati alla corsa della sua fine con una velocità fine a se stessa.
Allora le immagini di Tetsuo (o”L’uomo d’acciaio”) dove si vede l’uomo che si scontra con se stesso tra le rovine post-industriali mi portano all’oggi con grande inquietudine e timore. L’uomo e il cement hurlant si fondono in una creatura biomeccanica pronta a seminare morte e distruzione nel mondo.
Sembra un quadro apocalittico vero? Eppure qualcosa di ciò già appare all’orizzonte! Un’opera colossale, un traforo lungo quasi 60 Km andrà a bucare una montagna in profondità (tra l’altro contenente amianto e uranio) per permettere ai treni di risparmiare una o due ore di viaggio. Treni tra l’altro merci e non passeggeri…quindi la diceria che ognuno potrà andare a Parigi in breve tempo è subito smentita. Ma anche per le merci è una bufala inventata poiché il traffico commerciale è in costante diminuzione da quasi un decennio e perché il costo sarebbe proibitivo se si vorrà in qualche decennio pareggiare i costi dell’opera. A meno che si voglia far continuare a pagare e quindi ancor di più aumentare il debito pubblico al popolo, per incentivare una tale assurdità. Un’opera quindi costosissima ed inutile; un’opera pericolosa per la salute dei residenti, e non solo, e per l’ambiente della valle.
E’ possibile voler costruire tale scempio totale! Come si può pensare di costruire il TAV in val Susa in un periodo cosi difficile dal punto di vista socio-economico ? Solo delle menti contorte e malversanti, opportunistiche e corrotte possono pensarlo! Un buon amministratore dovrebbe essere imparziale e non dovrebbe invece, prendere decisioni solo per il suo tornaconto e per quello degli amici. Tutti sanno che le Coop del PD volteggiano come avvoltoi su questa voragine di danaro pubblico che è il TAV, senza aggiungere le imprese legate alla destra come l’Impregilo. E ancora, senza contare i subappalti in mano alla mafia. Soldi, soldi, soldi e ancora soldi…ecco il motivo principale che spinge la partitocrazia e l’imprenditoria nella campagna dello stupro valsusino. Soldi che non ci sono per i veri “bisogni “del tessuto sociale, ma che fatalmente si reperiscono per l’ingrassaggio dei farabutti . Non solo,… in questo modo renderanno definitivamente il popolo schiavo della finanza globale e delle banche, per levare la sovranità a chi appartiene.
Un governo e un’opposizione che con i paraocchi continuano a percorrere la strada della cementificazione a 360 gradi , per aggiunta in un periodo di profonda crisi economica-sociale ed eco-ambientale dimostra sostanzialmente due cose: o è sordo e cieco oppure è profondamente dentro l’ingranaggio della malversazione criminale locale da una parte e la strategia debito-finanziaria globale dall’altra. Credo molto nella seconda accusa…, si …”accusa”… perché denuncio tutto l’apparato istituzionale di maggioranza e opposizione di alto tradimento verso il popolo sovrano e verso l’Italia. Il debito pubblico è un debito privato, fatto da privati e perciò con dei responsabili ben precisi che non solo hanno diretto male il paese, ma approfittando delle cariche hanno perpetrato ogni tipo di abuso e di malaffare. Una banda di criminali con alle spalle capi d’imputazione lunga almeno due decenni e che ancora adesso persistono nel loro intento. Ora è il popolo che deve aprire gli occhi dalla sedicente ipnosi con cui è stato soggiogato in questi recenti anni, deve indire subito un referendum popolare per far uscire dall’euro il paese e dichiarare il debito che vogliono accollarci “detestabile”. Cioè un debito che il popolo non pagherà e che dovrà pagare invece chi ha diretto il paese finora, dalla politica alla finanza, dall’imprenditoria alla malavita organizzata. Nessuno escluso. Il popolo deve diventare un Simon Wiesenthal nella ricerca approfondita e particolareggiata dei responsabili e colpirli in contumacia nei loro averi immobiliari e no per risarcire lo Stato libero e quindi il popolo sovrano.
E’ ora di dire basta ovunque, nelle piazze, nelle fabbriche, nelle scuole, nelle università, nei teatri, nei condomini, nelle chiese,…dire basta a questo assurda schiavitù pre-orwelliana che una classe dirigente corrotta intende impiantare nelle radici democratiche del paese.
Al punto in cui siamo è preferibile uscire dalla moneta unica europea insieme alle altre nazioni sul patibolo, tipo la Grecia e il Portogallo, ed assistere al tracollo dell’Unione Europea. Una Unione non dei popoli, ma solo della finanza; siamo stati beffati pure qui…si sperava nell’unione dei popoli europei e siamo caduti nella trappola molto bene orchestrata di una unione esclusivamente di banche ai danni dei popoli. L’euro non è la base di tutti i mali, ma certamente è un fallimento di proporzioni colossali e se ciò non viene detto è perché gli interessi finanziari privati sono enormi ed infiniti, perché ammettere questo fallimento da parte dell’UE significa ammettere la responsabilità di chi governa i popoli e delle banche che comandano i governi.
E …meno male che a capo del nostro governo c’è un certo Berlusconi, un imprenditore abile ed intelligente, che ha messo le sue doti e i suoi talenti per fare dell’Italia una grande impresa; se togliamo l’ironia rimane ben poco: la miseria e il default. Il Cavaliere del lavoro ci ha guidati alla deriva insieme ai suoi “sgherri” e ad un’opposizione fantasma e accondiscende su tutto per mantenere i privilegi e il proprio potere partitocratico. Adesso gli uni e gli altri vogliono convergere per un governo d’emergenza, in cui dietro all’angolo ci sarà un lungo periodo di sangue e pianti per la popolazione media e proletaria (i ceti benestanti e ricchi continueranno come sempre a non sentire la crisi). Ora si alleano per trovare soluzioni…, ma che soluzioni? Le solite ! La fantasia e la storia è sempre la stessa; condoni (cosi ci guadagnano sempre chi ha cercato di fregare lo Stato); lotta agli evasori (tanto non serve a nulla come sempre, è da decenni che lottano con gli evasori; dovrebbero per prima loro essere inquisiti…); vendita del patrimonio dello Stato e delle amministrazioni locali (già lo stanno facendo da vent’anni e i soldi chissà dove sono finiti; inoltre con che diritto questi politici vendono ciò che è del popolo senza chiedere ad esso il permesso); liberazione dei contratti di lavoro con il licenziamento libero ( in questo modo possono creare la vera lotta tra poveri con un continuo ridimensionamento dello stipendio a favore della ricchezza di pochi; ricorda molto il romanzo di Steimbeck “ Furore”); i soliti tagli al Werfare (ormai non rimane più molto da tagliare tanto hanno inflazionato sanità, scuola e sociale tramite le sforbiciate di questi ultimi anni); ecc…
In ogni caso sempre la solita politica impopolare e folle. Impopolare perché è sempre il popolo che deve soffrire e folle perché dimostra quanto siano incapaci ed incompetenti oltre che essere delinquenti. L’Italia è un paese senza materie prime, però ha delle risorse che ci invidiano , basterebbero politiche dedite a svilupparle.
Prima di tutto utilizzare le uniche risorse energetiche in possesso: sole, vento, acqua e geyser: iniziare da subito a costruire centrali di energia rinnovabile e sviluppare la conversione di tutte le industrie, del parco auto e degli immobili. In questo modo il lavoro e i posti di lavoro avrebbero da subito una crescita esponenziale e sarebbero stabili nel tempo. Secondo studi effettuati da ricercatori un piano di sviluppo del genere porterebbe il paese all’autonomia energetica in vent’anni e in grado anche di vendere addirittura energia ad altri paesi. Ma il mondo finanziario strettamente legato al petrolio e al fossile ed alla politica non lo permette; perderebbe il potere sul campo e quindi quei capitali enormi che tengono in schiavitù l’umanità intera.
Contemporaneamente all’energia rinnovabile risistemare un piano di salvaguardia della natura e dell’ambiente; abbiamo paesaggi stupendi e vari (monti, mari, campagne, colline, pianure, fiumi, laghi, ecc…) da salvare senza perdere tempo e da valorizzare in modo altamente eco-sostenibile. Oltre a ciò incrementare una strategia di salvaguardia e restauro di tutti i siti archeologici, d’arte e culturali del paese. Un valore inestimabile oggi portato alla rovina da una politica assente e filibustiera. In questo modo ecco altra crescita del lavoro e di posti di lavoro stabili e duraturi.
Questo permetterebbe uno sviluppo esponenziale del turismo mondiale nel nostro paese e con una politica adeguata potrebbe già trainare la nostra economia.
Non bisogna dimenticare lo sviluppo di una agricoltura biologica e autarchica, fatta in casa; sarebbe un ulteriore fonte di guadagno per il paese come simbolo del mangiar sano e genuino. Porterebbe più salute ai cittadini e, sfruttando la cosi detta dieta mediterranea , aumenterebbe possibilità maggiori all’industria del turismo.
Naturalmente bisognerebbe annullare dall’oggi al domani tutti i privilegi dei politici (auto blu, voli aerei di Stato privati, scorte, gettoni, incentivi vari, shopping parlamentare, ecc…); bisognerebbe equilibrare tutte le pensioni portandole ad un valore che permetta a tutti gli anziani di vivere in modo dignitoso gli ultimi anni di vita (per esempio un valore attuale di 1500 euro per pensionato, operaio o ingegnere, agricoltore o avvocato che sia); in questo modo annullando le super pensioni si otterrebbe una crescita dei consumi equilibrata e continua da parte di tutta la terza età, e chi nella vita lavorativa è riuscito ad incrementare il suo capitale esso continuerà ad avere uno stand di vita medio-alto lo stesso senza togliere nulla agli altri. Le super pensioni incidono prevalentemente sulle casse dell’INPS.
Stessa politica per gli stipendi, diminuirli e mettere una cifra massima e non superabile per i dirigenti e per coloro che amministrano e guidano un’azienda, per i calciatori e gli sportivi in genere, per gli artisti e i medici, per gli avvocati e i professionisti. In questo modo , aumentando un po lo stipendio del proletariato si favorirebbe la crescita dei beni attraverso una compra-vendita allargata ed equilibrata. Inoltre si avrebbe meno assenteismo e più responsabilità produttiva e lavorativa. Un operaio contento e soddisfatto produce molto di più e con soddisfazione che un operaio depresso per non saper come mantenere la famiglia. Gli incentivi al lavoratore sarebbero poi un toccasana per l’azienda stessa, perché garantirebbe una forza lavoro continua e presente.
Altra riforma sarebbe togliere tutte quelle cariche dirigenziali parassitarie e inutili che vivono sulle spalle della comunità Dalle provincie alle associazioni tipo il Coni, ecc… Non è possibile mantenere presidenti, segretari, amministratori delegati e non, direttori, ecc…(tutta gente fannullona e inutile allo sviluppo del paese); quando, ad esempio c’è il presidente del CONI
con tutta la giunta relativa a livello nazionale più uno o due referenti regionali , basta e avanza. Invece c’è in ogni regione e provincia la fotocopia identica della giunta nazionale e quindi un dispendio di soldi e risorse assurdo ed infinito per avere un nulla in senso pratico e produttivo.
Senza parlare delle Commissioni parlamentari, regionali, ecc…; tutte altamente costose ed inutili. Esistono già e sono profumatamente pagati dallo Stato i periti, gli ingegneri, gli avvocati, gli architetti, i geologi e cosi via nella pianta organica solo che non vengono utilizzati per la loro mansione, ma vengono puntualmente pagati. Ora invece che istituire commissioni esterne e buttare nelle tasche dei soliti “amici degli amici” capitali pubblici consistenti, bisognerebbe far fare il lavoro a chi è già alle dipendenze dell’ente pubblico (ecco altri fannulloni che potrebbero essere impiegati per ciò a cui sono pagati).
Evitare di costruire come folli infrastrutture ciclopiche inutili e dannose, cementificare inutilmente interi territori agricoli ed ambientali, costruire case su case, capannoni su capannoni col solo scopo di incrementare uno sviluppo fasullo ed incoerente oltre che malversante e criminale relativo all’imprenditoria cementizia. Anzi importante sarebbe ristrutturare e ammodernare le strutture esistenti per renderle più sicure, più eco-sostenibili e più utilizzabili incrementando cosi lavoro ed occupazione. Come d’altronde creare lavoro attraverso un piano di sviluppo di prevenzione/sicurezza del territorio attualmente inesistente ( l’abusivismo privato e pubblico hanno creato una potenziale bomba ad orologeria ogni qualvolta la “natura” riversa il suo corso vitale sulla strafottenza dell’uomo).
Ci sarebbero ancora molte cose da rivedere, come lo stipendio dei politici, l’usura legalizzata delle banche e delle finanziarie, le plusvalenze del tutto illegali e controproducenti per il bene comune, una riforma equilibrata e popolare della sanità, una scuola per tutti e garante nell’offrire potenzialità parziali a tutti, un rete nel tessuto sociale attenta ai più bisognosi , ai disabili e agli emigranti; in pratica nuovo lavoro e più moralità.
E che ne dire di istituire un calmiere per i beni di prima necessità dal cibo, alle cure sanitarie, dalla scuola alle fonti energetiche, idriche, telefoniche, assicurative, ecc. ; sarebbe un'altra politica popolare capace di incrementare fiducia nelle istituzioni e benessere nella società.
Tutto ciò non può che portare linfa positiva al sistema socio-economico di oggi, solo che i politici di oggi sono come gli aristocratici di ieri; non mollano il potere e la potenziale possibilità di arricchirsi alle spalle del popolo, tra l’altro anche in modo criminale e fraudolento; solo che la classe dirigente imprenditoriale non vuole un mondo diverso dall’attuale perché temono di perdere i loro privilegi immensi; solo che la malavita organizzata non vuole perdere la possibilità che ha oggi di convivere con questa classe dirigente seduta sulle poltrone della politica e dell’imprenditoria.
Il popolo deve soffrire per pochi, cosi è sempre stato, ma non è detto che cosi dovrà essere per sempre. Basterebbe iniziare a scendere tutti i piazza e a indire più referendum popolari inerenti a questi cambiamenti sostanziali, far decadere subito questi politici e non farli più candidare (tra l’altro sono tutti potenzialmente da condannare dopo un processo popolare a pagare la situazione in cui ci hanno traghettato).
Basterebbe avere il coraggio che ci manca e non pensare più a quel piccolo giardino di Nimby di cui tanto si parla e a cui tutti siamo schiavi, cioè, a scanso di equivoci, il piccolo mondo di interessi privati e personali, l’egoistico privilegio in qualche ramo socio-economico, il clientelismo, il favoritismo, ecc…
Per finire : bisogna saper stimolare lo sviluppo e l’occupazione in modo completamente nuovo e con tematiche diverse da quelle vecchie dei tagli recessivi e dei licenziamenti liberi; lasciare il terreno obsoleto dell’imprenditoria cementifera e dell’edilizia inflazionata, delle infrastrutture colossali inutili e dannose e della finanza portatrice di occupazione parassitaria per entrare attivamente e con efficienza nell’energia rinnovabile, nella salvaguardia dell’ambiente e dei siti culturali; per “produrre “ turismo reale e agricoltura bio-ecologica, ecc…
Nello stesso tempo bisogna permettere un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione attraverso una redistribuzione più equa del reddito. La stessa riduzione delle diseguaglianze con politiche fiscali e monetarie responsabili e calmierate, proporzionali al capitale non solo del reddito, ma soprattutto del tenore di vita e quindi degli investimenti e degli immobili, è parte essenziale per aprire le porte di sicurezza verso la fuga dal default. Tenendo sempre presente del ricambio totale della classe dirigente e dell’annullamento quindi della casta e dei suoi privilegi. In caso contrario la disoccupazione e il calo della produzione con l’inevitabile calo della domanda mineranno non solo la possibilità di ripresa , ma andranno a fomentare giustamente focolai di rivolta popolare alimentati dalla disperazione di molte e tante famiglie.
Investire, dopo aver fatto piazza pulita dell’attuale classe dirigente, sulla crescita e sull’occupazione con un sistema completamente diverso è una scelta efficiente per uscire dalla crisi e diviene anche una scelta ideologica portatrice di quel vento primaverile di cui abbiamo bisogno. Entriamo nella primavera e lasciamo l’inverno.
Quell’inverno che ci hanno condotto volutamente i nostri dirigenti della politica e della finanza senza etica, ma col solo pretesto di fare soldi e di cavalcare il potere. Ecco allora le immagini di “Tetsuo” , l’inverno della dimensione umana racchiusa nel film tra il metallo e nella realtà, della crisi odierna, racchiusa nel dio danaro che allarga potere e schiavitù tramite la cementificazione non solo del territorio ma anche del libero arbitrio.

martedì 31 maggio 2011

Tav, pronta la militarizzazione della Val di Susa Venerdì 27 Maggio 2011 12:48

di Susanna Grego
I rappresentanti delle istituzioni piemontesi e degli industriali hanno annunciato la militarizzazione della Val di Susa, durante una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso l'Unione Industriale. Manderanno infatti una lettera al Ministro dell'Interno Roberto Maroni per sollecitare tutte le azioni necessarie per poter iniziare i lavori alla linea Torino-Lione in Val di Susa entro quattro giorni. In quanto al possibile uso della forza nei confronti degli attivisti No Tav che presidiano la zona, Barbara Bonino, intervenuta in rappresentanza della Regione Piemonte, non esita a specificare: "Non c'è nessun limite di ingaggio in questo senso, quando si tratta di azioni che tutelano l'incolumità dei cittadini. Noi siamo a fianco delle forze dell'ordine, sappiamo che il lavoro che dovranno affrontare sarà complicato e che avranno anche fare con agitatori di professione o persone addestrate alle tecniche di guerriglia, che hanno scagliato sassi da 120 chili (120 chili è il peso complessivo dei sassi lanciati dai No Tav lunedì notte n.d.r.)".
Un'affermazione che Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino, si è sentito in dovere di ammorbidire: "Auspichiamo un intervento che garantisca la legalità nelle forze consentite dalla legge" dice. Barbara Bonino aggiunge: "Esiste nella comunità una maggioranza schiacciante e silenziosa che è favorevole alla Tav. Il mio unico rammarico è che non si sia voluto procedere nel corso degli anni con un referendum, che avrebbe tolto ogni alibi agli agitatori e autori di disinformazione i cui fini mi sfuggono". Sulla stessa linea Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino: "Stiamo discutendo cose diverse dal passato: abbiamo fatto un progetto che porta vantaggi territoriali e che è accompagnato da un piano di sviluppo che invece di conferire delle compensazioni, garantisce che il 5% della spesa per l'opera sarà destinato a iniziative parallele per lo sviluppo del territorio – dice Saitta - Abbiamo fatto tutto il possibile, ora è esclusivamente un problema di ordine pubblico".
Piero Fassino, neo sindaco di Torino, sottolinea come bloccare la Tav in Val di Susa non comporti il blocco del corridoio 5 in Europa: "Esistono due progetti alternativi, uno che passa da Genova e uno da Ginevra. La Tav si farebbe lo stesso, ma Torino rimarrebbe tagliata fuori da questa opportunità di sviluppo". Duro l'intervento di Luigi Rossi di Montelera, presidente del Comitato Transpadana: "Un'opera concordata con un trattato internazionale, decisa dal Parlamento Europeo e da quello Italiano, in cui tutte le Regioni, le Province e i Comuni interessati sono favorevoli, non può essere fermata da una piccolissima minoranza locale, significherebbe minare le istituzioni stesse del Paese e porre fine alla democrazia". Gianfranco Carbonato, presidente degli industriali torinesi cita un recente studio McKinsey, che dà come possibile per L'Italia una crescita pari allo 0,9% nel prossimo quinquennio. "La crescita per essere tale deve andare oltre il 2%, ora siamo all'1%. La nostra zona potrebbe avere una crescita dello 0% nei prossimi dieci anni – ha spiegato - la Tav è una possibilità di sviluppo e occupazione per il Piemonte".
E Bartolomeo Giachino, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, propone una campagna di informazione nelle scuole medie e superiori sul Corridoio 5 e sul piano di sviluppo della linea ad alta velocità. C'è da chiedersi se la figuraccia che tanto si teme da parte delle istituzioni nel caso che un progetto come quello della linea Torino-Lione venga bloccato da una minoranza locale non equivalga a quella che farebbe l'Italia quando si saprà nell'Unione Europea che per iniziare l'opera c'è bisogno di chiamare l'esercito e reprimere una manifestazione nel sangue.
E se questa campagna di informazione nelle scuole e le azioni di coinvolgimento dei soggetti locali non poteva essere avviata fin dai primi giorni.
L'articolo di Marco Bardesono su CronacaQui in edicola il 27 maggio
Il sindacato di polizia vuole denunciare e far pagare ai NO TAV il costo della loro presenza in Val di Susa per scortare le ditte che devono iniziare i lavori alla Maddalena ….
Il sindacato di polizia: «Chiediamo i danni ad anarchici e NoTav Controllare la protesta dei No Tav costa allo Stato 30mila euro al giorno. Lo sostiene il Sap (Sinda¬cato autonomo di polizia) che nei prossimi giorni potrebbe farsi promotore di un'azione giudizia¬ria risarcitoria nei confronti dei manifestanti.
«Ogni giorno - spiega Massimo Montebove, consigliere naziona¬le del Sap - in Valle di Susa, 350 tra poliziotti e carabinieri forma¬no un complesso sistema di sicu¬rezza che serve soltanto a fare cassa di risonanza alle poche de¬cine di soggetti, tra i quali appar¬tenenti ai centri sociali ed estre¬misti ben noti. Forse - continua Montebove - se questi signori sa¬ranno toccati nel portafoglio comprenderanno finalmente che il dissenso legittimo non può co¬stituire l'alibi per commettere reati». Il sindacato di polizia regi¬stra e amplifica le proteste delle centinaia di agenti che hanno presidiato Chiomonte giorno e notte e che hanno fatto da baluar¬do alle violenze di pochi estemisti: sassaiole, insulti, barricate.

Il Pdl intanto per bocca del vice coordinatore vicario regionale Agostino Ghiglia, sulla Tav chiede l'intervento della magistratura e annuncia di voler denunciare Alberto Perino, uno dei leader del movimento d'opposizione alla realizzazione dell'opera. "Quanto è avvenuto questa notte - dichiara Ghiglia - è un atto inqualificabile da parte di qualche centinaia dei soliti delinquenti anti-sviluppo e anti-Tav che stanno tentando il tutto per tutto per impedire l'imminente avvio dei cantieri in Val Susa. Non è più accettabile per nessuno, e per noi non lo é mai stato, che l'economia, il lavoro quindi lo sviluppo futuro, non solo della nostra regione ma di tutta la Nazione, possano essere determinati dall'azione di gruppi organizzati di delinquenti".
Come si può constatare i No TAV vengono dipinti come dei delinquenti appassionati di violenza pura…provate ad andare in un presidio NO TAV e di persona vedrete di che pasta sono fatte queste persone: sono famiglie con bambini, anziani, lavoratori, montanari e ora anche la gente della vicina pianura….piuttosto andiamo a vedere chi sono i promotori TAV e coloro che invitano le forze dell’ordine ad attaccare i presidi con tutti i mezzi possibili per far passare “il treno della morte” come lo chiamano ormai i miei bambini. Essi fanno tutti parte della “casta”, politici corrotti che vivono di menzogne e di compromessi coll’imprenditoria mafiosa; attenti solo ai soldi da spartire con le hobby! D’altronde sono o figli del berlusconismo (capo dei malfattori e plurindagato) o “amici” degli imprenditori che li comandano a bacchetta o compagni delle coop rosse che prendono per il sedere il popolo.
Non hanno alcuna motivazione logica all’opera TAV , dicono sempre le stesse cose: il progresso non si deve fermare, TAV uguale lavoro, il Piemonte rimarrebbe escluso dal resto dell’economia. Ma risposte all’ambiente, alla salute dei cittadini, alla ridicola storia del trasporto su rotaia, alla stupida storia della velocità…silenzio …o tergi versione delle questioni.
Allora… il vero progresso non è costruire opere del genere indebitando il popolo per decenni infiniti e distruggendo l’ambiente (acqua, fauna, flora, territorio), non è arrivare più velocemente a Parigi passando per Lione, non è quel misero apporto di lavoro che coinvolgerebbe una piccola percentuale di persone della valle e per un tempo determinato, non è minacciare e mettere a repentaglio la salute dei cittadini andando persino contro l’articolo 32 della Costituzione,. non è minacciare e manganellare gente pacifica che difende con diritti e doveri il proprio territorio dalla cecità, dalla incompetenza e dal malaffare dei politici in genere.
Il progresso è sempre di più il “vivere” una dimensione umana, è dedicarsi a migliorare la qualità della vita per i cittadini, è difendere la salute della gente, è proteggere l’ambiente che ci ospita, è proteggere le specie animali e l’acqua, è cementificare sempre meno il territorio, è distribuire in modo equo la ricchezza pubblica, è investire tutto sull’energia rinnovabile, è creare lavoro attraverso l’energia rinnovabile riconvertendo case e industrie ad essa, è incentivare il turismo con la difesa ad oltranza del territorio e dei beni culturali, è il non ricreare modelli sociali simili ai periodi della plebe e dei servi della gleba, è usare la tecnologia per fermare il “il falso progresso dei politici e della casta per esaltare l’universalità dell’uomo.
Questo oggi giorno è il progresso!
Tutto il resto…è solo ipocrisia e delittuosità a vantaggio dell’oligarchia imprenditoriale e politica senza scrupoli!
Barbara Bonino è una incompetente ed ignorante se gli sfuggono dopo vent’anni di opinioni a confronto i motivi legittimi e redatti da tecnici del settore dei NO TAV, inoltre è una pazza ad istigare la violenza delle forze dell’ordine nascondendosi, tra l’altro, dietro ad esse. Dovrebbe essere accusata di istigazione alla violenza nei confronti di cittadini pacifici.
Chi mi dice che siano proprio i SI TAV ad aver iniziato a lanciare le pietre contro la polizia qualche sera fa’ alla Maddalena per innescare la rissa e per poi definire delinquenti attraverso i media il popolo NO TAV ? Cosi come per Milano durante la recente campagna elettorale per accusare il candidato di centro-sinistra di voler fare della città una zingaropoli , assunsero attori travestiti da zingari per farli girare in città, oppure la storia falsa dell’aggressione a Berlusconi col lancio della madonnina per far risultare sotto campagna elettorale il premier come vittima, oppure la falsa aggressione al giornalista …ecc…
Sergio Chiamparino è meglio che stia zitto; sappiamo bene come l’imprenditoria e le Coop rosse siano immischiate nel trust della TAV. Si vergogni! Un rappresentante del popolo dei lavoratori che stravolge la propria etica sociale per compromessi e ordini di casta.
Antonio Saitta pensi piuttosto alla carica inutile che governa , la provincia …regno delle poltrone per i falliti che la politica deve in qualche modo far rientrare per mantenimento dei diritti non democratici della casta. Quanti soldi sperpera la provincia, un ente inutile, duplice e assurdo. A Rivoli, quando era sindaco poi, che cosa ha lasciato…nulla, pochi si ricordano di lui come primo cittadino della città, tanto fu evanescente e inutile la sua permanenza come sindaco.
Piero Fassino , lo ricordiamo ancora come ruffiano di Primo Greganti (c’era anche il gran leccaculo di Giuliano Ferrara ai tempi in cui militava nei Comunisti); sappiamo bene come prendevano per il sedere gli operai che con convinzione seguivano il partito. Gli operai lavoravano duramente nelle segreterie di zona, specie nelle feste dell’Unità e loro si spartivano il bottino. Greganti era il maestro.
Luigi Rossi di Montelera dovrebbe studiare bene cosa significa “Democrazia” e non parlare a vanvera perché ha la lingua! Democrazia è il governo del popolo, non di un governo oligarchico retto da un sovrano come vuole essere il signor Berlusconi e i suoi tirapiedi. Questo governo non rappresenta il popolo! Non è isonomico, isegorico , parresiano…è un governo reazionario, autoritario e filo-fascista. Quindi cosa parla di Democrazia ed istituzioni quando la stessa e le stesse sono minate proprio da coloro che hanno il potere.
Gianfranco Carbonato parla di crescita attraverso la TAV e non parla di decrescita invece; Sono anni che hanno il potere imprenditoriale e il potere politico e adesso per magia la TAV risolverebbe tutti i problemi del PIL regionale. Guada un po che combinazione! È i debiti che cadranno sulle spalle dei cittadini, la salute che bisognerà un domani curare, l’acqua contaminata ed inquinata o persa, il disastro ambientale, il turismo che diminuirà, gli immobli che si deprezzeranno, ecc…
L’energia rinnovabile potrebbe si generare crescita a medio termine e infinita, no la TAV.
Bartolomeo Giachino vuole una campagna d’informazione nelle scuole pro -TAV ; va bene , ma diamo anche le motivazioni pro-NO TAV in modo che gli studenti possano decidere con libero arbitrio…o vogliono anche a scuola fare il lavaggio del cervello. <<…Non siamo mica tutti comunisti, di sinistra!!! >> come ha detto il boss of the bosses Berlusconi.
Massimo Montebove chiede con il corpo di polizia i danni ai NO TAV per la loro permanenza in Val di Susa: ma chi lo ha detto che devono stare a militarizzare la zona davanti ai cittadini NO TAV (che non sono criminali come vengono definiti, ma cittadini onesti e leali…non certo come coloro che inviano le forze di polizia perché non hanno altri parametri democratici e giustificativi per la loro convnzione . la polizia serve in città per dare sicurezza alla gente, serve per controllare ed intercettare i politici malfattori e ladri, per mandare in galera i criminali travestiti da politici, i mafiosi; certo che se stanno dietro ai NO TAV non stanno dietro a loro che cosi possono imperversare a loro piaciment derubando il popolo.
Agostino ghiglia classifica i NO TAV come una minoranza di delinquenti anti progressisti e anti sviluppo a livello nazionale…che disastro!!!
Innanzitutto dovrebbe sapere che se ai presidi sono in pochi, nel cuore e nella mente i NO TAV sono molti, moltissimi…e scenderanno in campo se necessario per fare da muro umano a quest’0pera distruttiva e obbrobriosa. Inoltre , ripeto, laTAV non risolve il problema del lavoro e dello sviluppo; lo risolverebbe l’investimento sul rinnovabile (altro che nucleare delle palle). Non ci vengano a dire cazzate, perché c’è veramente da perdere la pazienza!
La CSIL è meglio che smetta di parlare, tanto è un sindacato morto e venduto . Si vergogni !
Si vergogni per aver tradito i lavoratori che ancora la supportano!

Detto ciò penso che oltre alla lotta di resistenza pacifica bisognerebbe contemporaneamente coprire l’eventuale vittoria dei pro-TAV con una “Class Action” studiata a misura alla situazione sia a livello italiano che a livello europeo.
Un'azione collettiva , un'azione legale condotta dai cittadini della Valle e dei Comuni interessati e oltre che, come membri della classe, chiedono che la soluzione della questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della classe. Con l'azione collettiva si possono anche esercitare pretese risarcitorie, ad esempio nei casi di illecito plurioffensivo, ma lo strumento oltre alle funzioni di deterrenza realizza anche vantaggi di economia processuale e di riduzione della spesa pubblica. L'azione collettiva è il modo migliore con cui possiamo essere tutelati e risarciti dai torti delle aziende, delle multinazionali e dello Stato, in quanto la relativa sentenza favorevole avrà poi effetto o potrà essere fatta valere da tutti i soggetti che si trovino nell'identica situazione dell'attore.
In altre parole se dovessero militarizzare la zona e dovessero quindi iniziare l’opera nonostante la nostra resistenza e i nostri motivi reali e non pragmatici noi accusiamo lo Stato e tutte le imprese che vi lavoreranno a risarcire i danni eventuali su tutto l’arco delle motivazioni che determinano la volontà popolare dei cittadini al divieto di costruire l’opera. Quindi i singoli politici, imprenditori e tecnici che vogliono l’opera sono impugnabili di reati se le cose preventivate dai NO-TAV si avvereranno nel corso dei lavori o dopo i lavori. E tutto ciò ribaltato sui loro eredi se nel frattempo dovessero mancare all’affetto dei loro cari.
Per cui se si dovesse avere in zona un aumento delle malattie da polveri sottili, un aumento di tumori, un aumento di disagi morali e pratici di vita, una perdita di fonti sorgive d’acqua, l’inquinamento del territorio e dell’acqua con relativi disagi e pericoli alla salute, una contaminazioni dei prodotti della terra, una pedita o mutazione della vita faunistica e floreale, il deprezzamento degli immobili e dei terreni nele zone interessate, una diminuzione del turismo in valle, una caduta dell’occupazione relativa al lavoro, ecc…l’istituzione statale, regionale e locale attraverso i partiti e i singoli in prima acchito , le ditte locali o internazionali e multinazionali appaltatrici dei lavoro saranno colpevolizzate e tenute al risarcimento collettivo e individuale dei misfatti conosciuti in precedenza, ma sotto considerati per una assurda volontà dettata dai facili guadagni alle spalle del popolo.
Il consigliere leghista Antonello Angeleri, dice che non deve essere «una minoranza» che deve decidere su queste questioni: «Sembra di essere finiti a Cuba, nel senso che ti dicono loro cosa bisogna fare – ha spiegato – Per fortuna siamo in democrazia ed è la maggioranza che prende le decisioni».
Ebbene il consigliere si dimentica che in democrazia non esiste un governo reazionario e oligarchico come questo attuale di Berlusconi, un governo che tartassa i lavoratori e i cittadini comuni, che pensa solo a proteggere il proprio premier dalla galera con dispendio di energie e danaro pubblico, che non rispetta la Costituzione , ma che anzi vuole cambiarla a suo stretto beneficio senza chiedere il permesso al popolo.
Qui si sta confondendo una cosa importante: il governo rappresenta lo Stato, lo Stato è il popolo in quanto la sovranità è del popolo, quindi il governo è rappresentativo e non “padrone”del popolo.
Perfino in campo militare cìè la possibilità di disentire un ordine impartito se va contro le leggi e il senso civico e morale, quindi i militari possono non eseguire un ordine ingiusto e lesivo nei confronti del popolo.
In ciò mi appello alle forze dell’ordine, prima di attaccare con la forza i presidi NO-TAV pensate bene se l’ordine impartito, in cuor vostro, sia legittimo e etico --- l’uso della violenza non lo è mai, e porta ad altra violenza --- per cui potete ben non intervenire contro i vostri concittadini e magari padri o figli che la pensano diversamente e che cercano di difendere il territorio dall’obbrobriosità della TAV.
In tempo di pace, invece, l’ordinamento
militare dovrebbe assorbire integralmente
i principi democratici, così
come vuole il legislatore europeo.
Non è un dettaglio di poco conto che
il tempo di pace e di democrazia si
raggiunge con il sacrificio, anche
estremo, dei militari; sarebbe veramente
paradossale se rimanessero gli
unici esclusi da tali loro conquiste.
Qualsiasi altra soluzione, si rivelerebbe
un compromesso foriero di insidie
di diversa natura.
L’assenza di regole certe in merito
proprio all’esecuzione degli ordini
contrari alla legge, non è una questione
di poco conto che riguarda solamente
i militari.
Si consideri l’insidiosa sinergia dei seguenti
tre fattori: l’informalità dell’ordine
militare, la sua vincolatività anche
se illegittimo ed il dovere di obbedienza
del militare al Ministro della
difesa, sancito dall’art 12, comma 1,
del RDM (norma di rango minimo ma
di importanza massima, in quanto inserisce
il Ministro al vertice della scala
gerarchica).
Non bisogna dimenticare che il legislatore
europeo ha in mente un militare
posto a presidio di tutti i cittadini.
Ciò distingue l’Europa da altre zone
geografiche meno evolute, in cui le
Forze Armate e quelle di polizia sono
state spesso trasformate in qualcosa di
diverso, il cui scopo primario era la
sopravvivenza del potere politico, indipendentemente,
e anzi talvolta in contrapposizione
con la volontà popolare.
Per un esempio relativamente recente,
si consideri quanto accaduto ad Haiti,
in cui la polizia è stata usata come
strumento di repressione, da parte delle
istituzioni autoritarie, contro l'opposizione
e la popolazione civile; oppure
quanto accaduto nella ex Jugoslavia,
dove polizia e forze armate sono state
complici nella preparazione e nella
conduzione di operazioni finalizzate
all'allontanamento, e talvolta all'eliminazione,
della popolazione civile di
etnia diversa da quella predominante
su un territorio.
*Tratto dallo studio “IL CITTADINO MILITARE
Principi costituzionale e Ordinamento
Militare” di Cleto IAFRATE e
Bruno FORTE (

giovedì 10 marzo 2011

Analisi socio-politica del nostro paese oggi….

<< L’ultimo re di Roma (Tarquinio il Superbo) aveva dimostrato quanto potesse essere pericoloso lasciare tutto il potere in mano ad una sola persona. Per questo motivo con la Repubblica, il governo della città venne suddiviso fra più persone: i magistrati. Ciascuno di essi aveva un incarico temporaneo: la durata era in genere di un anno. La stessa carica era ricoperta da due o più persone. Con questo espediente, i magistrati si controllavano reciprocamente.
I due magistrati più importanti, erano i consoli; il lavoro dei consoli, come quello di tutti i magistrati, era gratuito. Chi si impegnava per la collettività non doveva farlo con il desiderio di arricchirsi, ma per il bene comune. >>
Dal testo per la scuola primaria “Mix 5” edito dal Gruppo editoriale Raffaello in dotazione a mio figlio che frequenta la quinta elementare.
Sembra che la nostra classe dirigente non abbia frequentato la scuola elementare o, molto probabilmente, rimuova di proposito le nozioni storiche basilari che la possono infastidire.


Siamo veramente all’allagamento, non si tratta più di una goccia o di più gocce che traboccano dal vaso …
Questa oligarchia di delinquenti comandata dall’arci-miliardario e super-imputato, “latitante” reperibile, Berlusconi perversa in tutto e da tutto.
Non si è mai visto una cosa del genere. Mai!
Non si tratta più di essere retorici dicendo sempre le stesse e medesime cose sul nostro premier e sui suoi scagnozzi vestiti da parlamentari; da oggi si tratta di salvare la Democrazia e la Costituzione italiana.
Non esiste nessuna etica socio-economica e politica, siamo in balia di persone ipocrite fino al midollo capaci di essere allo stesso tempo, impertinenti, sfacciati, sfrontati, spavaldi, spudorati, insolenti, strafottenti fino alla nausea.
Oltre a ciò sono immorali, dissoluti, marci, corrotti, disonesti, spregevoli, degenerati, scandalosi, disonorevoli, libertini, festaioli, depravati…per antonomasia.
Il popolo italiano non si merita una classe dirigente del genere e deve porvi rimedio.

Analizziamo in vie generali quanto succede e traiamo semplici considerazioni, poi ditemi se siete o no in accordo con me.

Il governo che già detiene il potere esecutivo per sua natura, attraverso i decreti legislativi si è appropriato di quello legislativo scavalcando, di fatto, il Parlamento; adesso vuole impossessarsi anche di quello giudiziario per l’ennesimo salvataggio in corner del suo premier.
La legge non è più uguale per tutti; lui e i suoi maledetti tirapiedi fuggono dalle aule del tribunale con l’intenzione di cambiare la Costituzione e quindi il potere dei giudici.
Parliamoci chiaro: al popolo di essere intercettato non gliene importa nulla perché non ha nulla da nascondere, invece a lui e alla classe dirigente che governa l’intercettazione “ruga” perché può svelare all’opinione pubblica la gravità dei misfatti e l’ipocrisia con cui prendono in giro gli italiani. Alla faccia della privacy! Questo è solo infimo interesse per non andare in galera!
La grande riforma giudiziaria “epocale”, cosi detta dal millantatore mediatico, alla fin fine interessa solo a lui il pluri-indagato Berlusconi, ai Berlusconiani e a altri delinquenti; non interessa certo ai cittadini comuni che lavorano e li mantengono.



Berlusconi è ora imputato in cinque procedimenti diversi: corruzione in atti giudiziari nel processo Mills (condannato in appello e prescritto in Cassazione), appropriazione indebita e frode fiscale nel processo Mediatrade (reati contestati fino al 2009), appropriazione indebita nel processo Mediaset, concussione e prostituzione minorile con rito immediato nel Rubygate. In nessun regime africano-asiatico-sudamericano c'è un capo di governo in carica nelle condizioni di Berlusconi. L'innocenza, prima che la sua presunzione, il presidente del consiglio dovrebbe dimostrarla in aula con le sue difese (come detto ieri da Napolitano) togliendo la sua ingombrante figura dalle sacre istituzioni fin a che non sarà stato assolto.
Nell'attesa di conoscere con quali alchimie si potrà dimostrare che Mills è l'unico corrotto della storia giudiziaria mondiale senza corruttore, possiamo auspicare solo una classe dirigente pulita e al di sopra di ogni sospetto. Farebbe bene anche a tanti bravi amministratori di quella parte politica che vengono quotidianamente scavalcati nelle istituzioni dalla Nicole Minetti di turno.
Per dovere di cronaca, è bene ricordare che il segreto istruttorio non esiste più dal 1989 e che le "sistematiche fughe di notizie" dalle procure già perseguibili per legge, diventano pubbliche quando gli indagati sanno di esserlo. Tanto per rimanere ai fatti, la "gogna quotidiana" che tanto fa gridare allo scandalo ha di recente prodotto le dimissioni di un deputato laburista inglese per tangenti e dell'ex presidente di Israele condannato a 16 anni per abusi sessuali su 7 delle sue 9 segretarie, senza contare il rischio impeachment che incontrò Bill Clinton dopo le rivelazioni di Monica Lewinski.
Il signor Berlusconi se si considera innocente e vittima delle toghe rosse si presenti in tribunale per difendersi, invece di voler a tutti i costi, attraverso le leggi ad personam dei suoi avvocati parlamentari e ministri, scappare. Se andiamo a digitare “Berlusconi” su internet e leggiamo ciò che c’è scritto in modo imparziale su Wikipedia troviamo cose da far rizzare i capelli anche ad un calvo; inoltre andiamo a leggere l’elenco dei procedimenti giudiziari a suo carico, sembra che si stia parlando di un delinquente pluri-indagato.
Abbiamo un Capo del governo mafioso e piduista, un aberrante uomo mediatico falso e pericoloso per la democrazia, un egocentrico puttaniere semi-pedofilo (scopa e paga minorenni), un esempio obbrobrioso per le generazioni future, un pirata dei nostri giorni.
Non solo!
Ormai i suoi tentacoli si sono posati su tutto e i suoi uomini corrotti e a lui prostituiti reggono le poltrone più potenti del paese.
E’ una vergogna1 Una vergogna! Una vergogna!
Ci dica da dove provengono i suoi soldi negli anni ’70 e ’80 insieme a Dell’Utri, a Previti, a Mangano, a Provenzano, ecc…; perché ha fatto sparire i documenti tra il 1975 e il 1978, questo periodo rimane completamente nebuloso.
E non è vero che dalle imputazioni lui è sempre stato assolto, poiché ha sempre beneficiato di amnistie, di leggi fatte personalmente per lui, di prescrizioni guidate, di occultamento delle prove.
Inoltre non vengano a parlarci nel caso del Rubyingate del conflitto di attribuzione nei riguardi del pool di Milano, perché non è vero e se dovesse risultare “ abusivo” per l’inchiesta allora perché non si parla del conflitto d’interesse di Berlusconi. Anche lui è un abusivo per la carica che copre.

Questo governo misantropo e oligarchico pieno di prostitute e prostituti ora sta tentando di “fare” delle riforme sulla Costituzione per cambiare quegli articoli che danno loro fastidio; vogliono bloccare i giudici e i magistrati, togliere il potere giudiziario alla magistratura per divenire il primo governo post-bellico italiano con i pieni poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) tipico di una dittatura, come quello fascista.
Inoltre vogliono liberare l’imprenditoria dalle varie clausole di controllo per permettere ai “ricchi” di arricchirsi ancora di più e per avere alleati gli industriali e gli imprenditori.
Guarda caso proprio coloro che “danno” lavoro al popolo minuto e che in questo periodo vedono il diktat di Marchionne un esempio da imitare alla faccia di chi lavora e traina il treno Italia.
E ancora… con la riforma della Costituzione si intravvede in un vicino futuro una repubblica presidenzialista con a capo proprio lui, il signor Berlusconi in persona. Libero di fare ciò che vuole e cosi potente da estromettere qualsiasi divergenza politica che vada ad intaccare la sua persona. Basta guardare i suoi amici Putin lo “zar” russo e Ghedaffi il dittatore libico.
Per questo è assolutamente necessaria la smobilitazione del popolo contro queste riforme: la Costituzione non si cambia perché è l’unico baluardo che il popolo ha ancora per avere un paese con una parvenza democratica.
Guai se dovessimo sprofondare in questo tranello, sarebbe la fine della nostra libertà e l’inizio della dittatura…un vero golpe.
I padri costituenti non lo permetterebbero mai e noi non lo dobbiamo permettere.
Se fossi un vignettista immortalerei Berlusconi che appoggiato su un bastone con la testa di Bossi passeggia sopra le teste del popolo mentre alle sue spalle le veline/prostitute gozzovigliano nel bunga-bunga.
Il governo Berlusconi si regge sul suo impero economico di dubbia, molto dubbia, provenienza e sugli uomini e donne a lui prostituiti per soldi e cariche; inoltre lo regge un leader di dubbie raccomandazioni, un certo Bossi che nel ‘95 fece cadere il primo governo Berlusconi additandolo come mafioso.
Ora Berlusconi non è più mafioso signor Bossi? Cosa vuoi in cambio? E i tuoi elettori non dicono nulla su questo tuo trasformismo?
La “Lega” cantava a pieni polmoni “Roma ladrona” intendendo ladri i politici del parlamento, ma si ricorda che da 30 anni la Lega vive e mangia con i soldi rubati dai politici di Roma. Alcuni potranno dire che lo fanno per ottenere il federalismo; ma questa non è un altro caso di prostituzione con tornaconto.
Poi che federalismo vogliono? La disintegrazione dello Stato italiano:
Noi popolo vogliamo l’unità dell’Italia cosi come è ora senza questa classe dirigente patologica.
Noi vogliamo festeggiare la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità perché è una festa che appartiene al popolo italiano e non ai politicanti falsi, corrotti e mercenari.
Nessuno può decidere per il popolo se non il popolo stesso.
I parlamentari e il governo sono rappresentanti del popolo e non i padroni dello Stato per cui devono ridimensionarsi e cambiare modo di fare politica. Devono sempre chiedere al popolo il permesso e l’autorizzazione per qualunque cosa.
Berlusconi & Company durante il loro insediamento al Governo, davanti al popolo italiano, hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alla sua Costituzione, ora la tradiscono e vengono a meno al loro giuramento. Non sono fedeli e tentano di cambiarla a loro piacimento ed interesse. Sono degli spergiuri da condannare in contumacia e sbattere fuori dai confini del paese nudi e come vermi.
La costituzione può solo cambiarla il popolo italiano, non i suoi dubbi rappresentanti tra l’altro opportunisti e piduisti.



Attualmente il premier sta cercando, specie attraverso Verdini, di comprare il maggiore numero possibile di deputati dal nuovo partito di Fini Futuro e Libertà e dagli altri partiti per poter nuovamente avere una maggioranza sicura alla Camera dei Deputati.
E’ una cosa inaudita ! …questi signori che come mercenari vanno da uno schieramento all’altro sono peggio delle “puttane” …e si fanno chiamare Onorevoli.
Per soldi, per una candidatura, per una carica si prostituiscono e hanno ancora la faccia tosta di presentarsi in pubblico avvallando motivazioni ipocrite e viscide pensando che il popolo sia scemo.
Siamo veramente alla totale mercificazione delle istituzioni più nobili della Repubblica!
Si vergogni signor Berlusconi! Si vergogni!
Per non parlare degli azzeccagarbugli Ghedini e Longo, del commediante millantatore nonché Ministro della Giustizia Alfano.
Vergognatevi! Vergognatevi! Vergognatevi! State tradendo le istituzioni che rappresentate e prima o poi saranno esse che vi tramortiranno.
Una banda di criminali ufficializzata e legalizzata che attraverso il potere delle alte cariche che rappresentano vogliono destabilizzare la democrazia in Italia.
E a seguire tutta quella schiera di pseudo - giornalisti di parte che per tornaconto si inginocchiano davanti a “sua maestà” Berlusconi I; basti ricordare il maiale Fede, l’indisponente Minzolini, il falso Feltri, il raccattapalle Belpietro e cosi via fino al più viscido di tutti il “pagliaccio” Maurizio Ferrara, artefice redivivo leccaculo del suo padrone. Il padre, grande antifascista, piangerà nell’aldilà nel vedere suo figlio prostituirsi alla corte del più pericoloso e grande “piazzista” di tutti i tempi.
Molti lo ricordano quando comunista, a Torino, leccava il culo a Greganti del PCI torinese …ha solo cambiato colore, ma probabilmente lecca ancora bene.
Come si può vedere l’informazione è plagiata da questi esseri immondi alle dipendenze del loro Porcaio. Un’informazione di parte e potente: Berlusconi è padrone di tre reti televisive, spadroneggia le tre reti nazionali della RAI, detiene case editrici e giornali …poi si lamenta di coloro che contrari scrivono contro di lui…per forza…qualcuno che la pensa in modo diverso e che non si fa comprare c’è ancora come baluardo di un’esigua ma esistente libertà d’informazione.
Pretende un po’ troppo, non vi pare?
Durante l’ultimo scandalo del Robygate non appariva più nei media, probabilmente era molto preoccupato…poi con la compera al mercato degli onorevoli come fossero vacche, con le leggi ad personam dei suoi azzeccagarbugli ripresentate con nuove vesti, con i consigli di un Ferrara a ritornare in campo nei panni del primo Berlusconi anno ’94 ecco che riprende fiducia e faccia tosta…si ripresenta, fa il moralista per raccattare i cattolici, fa la vittima denunciando l’inverosimile sulle toghe rosse, scaglia invettive contro gli inesistenti comunisti (li vede solo più lui), scherza e se la ride perfino sul “bunga-bunga” tanto per sdrammatizzare e per far vedere che non ne ha paura.in realtà se la sta facendo addosso.
Da quando è al potere il suo impero economico è aumentato a dismisura come usano fare i dittatori del terzo mondo e del mondo arabo (guardiamo il dividendo di questi ultimi giorni delle sue imprese…solo per lui ben quasi 120 milioni di euro e tutto ciò mentre tra il popolo ci sono famiglie che non sanno più che santi pregare per tirare avanti).
Questo filibustiere del XXI secolo con tutta la sua spregevole ciurma sta vendendo pure l’Italia a pezzi: palazzi, castelli, ville, spiagge, isole, terreni demaniali ecc…come se fossero proprietà private; sta favorendo i “ricchi” industriali e imprenditori riducendo i lavoratori a “merci” come gli antichi servitori della gleba, sta cementificando il territorio italiano con spudorata sevizia, sta distruggendo intere vallate in nome di un progresso assurdo e retrogrado, sta mercificando il nucleare con folle ipocrisia ripudiando il rinnovabile, cioè l’energia del futuro, sta…sta… sta “rompendo i coglioni come mai nessuno era riuscito prima della sua comparsa”.

Oltre a ciò questi mercanti della politica si stanno macchiando di misfatti sociali inverosimili.
Qui in val di Susa da anni stanno tentando di portare la TAV, il cosiddetto treno ad alta velocità e dopo il depistaggio di Venaus nel 2005 impartito dalle forze dell’ordine contro i dimostranti contrari del “famigerato” NO TAV (tutti cittadini inermi e abitanti della zona tra cui anziani, donne e bambini) e dopo il famoso e silenzioso “prendi in culo” Comitato del Fare guidato dal viscido “generale” Virano adesso sono convinti di poterlo realizzare. Dove e come non si sa ancora!
Oltre alle motivazioni risapute e tutte avvalorate da ricerche e studi statistici e tecno-scientifici relative al No TAV ricordo come le polveri sottili specie quelle di uranio e amianto possano raggiungere il fondo valle arrivando fino a Torino attraverso il vento e quindi come l’inquinamento cancerogeno possa essere non solo vivo nella zona dei lavori, ma anche potenzialmente presente nelle città di pianura. Ora un governo che mette a repentaglio la salute dei propri cittadini è un governo incostituzionale aggravato da un omicidio di massa silente e calcolato.
Perché coloro che vogliono a tutti i costi quel treno non firmano un contratto con gli abitanti della valle in cui si definisce che se la percentuale dei casi di morte o malattia aumenterà per l’inquinamento atmosferico di queste polveri, per l’inquinamento dei prodotti coltivati su quei terreni, per l’inquinamento delle falde acquifere, ecc…garantendo con le loro firme, davanti al popolo italiano, il risarcimento, cioè il prelevamento di tutte le ricchezze e le proprietà fino alla terza generazione di coloro che lo hanno cosi tanto auspicato?
Se è tutto cosi sicuro non devono temere nulla…allora firmino!
Stessa cosa per l’obbrobrio delle centrali nucleari!
Firmino un contratto con gli abitanti delle zone adibite alle centrali con la stessa procedura e vediamo quanti di questi assassini accetteranno il patto davanti al mondo intero.
Sono convinto che nessuno metterà la sua firma, né Berlusconi, né Matteoli o Sacconi, né Chiamparino o Napoli, né Marcegaglia o Romiti, né Saitta o altri ancora…
Perché hanno la “coda di paglia”, bofonchiano e parlano ma o non sanno ciò che dicono o sono degli assassini senza scrupoli.
Non parlino poi di progresso perché sono doppiamente biforcuti in quanto progresso al giorno d’oggi vuol dire tornare indietro nel tempo di almeno 50 anni pur sfruttando la tecnologia esistente in modo consono a non distruggere l’ambiente.
E non parlino neppure della possibilità di creare nuovi posti di lavoro…sono tutti falsi perché la maggior parte degli operai che andrebbero a lavorare per la TAV o per le centrali nucleari saranno quasi tutte persone immigrate e prese per fame.
Pensate se invece tutti questi sforzi e tutti questi soldi venissero impiegati per impianti di energia rinnovabile (un paese come l’Italia e piena di sole, di acqua, di vento, di mare, di fumi sulfurei ) e pensiamo se piano piano si incominciasse a riconvertire l’energia attualmente in uso con quella rinnovabile e pulita …riconvertire industrie, palazzi, case, paesi, città, parco auto, …quanto lavoro si importerebbe nel mercato e quanta gente troverebbe occupazione. La disoccupazione scenderebbe a zero! Ma cosi non vogliono perché le multinazionali del petrolio e del gas alleate ai nostri industriali e politici perderebbero i loro business e quest’ultimi il potere che hanno sulla gleba.
Senza contare che si azzererebbe l’inquinamento totale a beneficio del pianeta.
Pensate (è fantascienza ?): un paese come il nostro da guida e traino per gli altri che in breve lo emulerebbero.

In questo periodo storico cosi delicato l’Italia è a un crocevia: conservare la potenzialità di democrazia e libertà o conservare una parvenza di democrazia diventando nel giro di qualche tempo un’oligarchia autoritaria guidata da un “monarca” arricchito e fraudolento.
Dopo solo 65 anni si ripresenta l’uomo “nero” stavolta colorato di bianco.
Il fascismo è alle porte…svegliamoci gente! Svegliamoci!
Questi facinorosi mercanti della politica sono alleati ai ricchi industriali del paese, proprio come negli anni venti del novecento quando Mussolini ascese al potere.

Quando guardo il telegiornale di SKY (gli altri sono ormai in mano a chi detiene il potere) o leggo i giornali la bile dentro di me ribolle nel vedere sentire questi commedianti; mi arrabbio con me stesso perché mentre loro, senza alcuna opposizione, disfano e creano una Costituzione su misura per i loro interessi, io sono immobile e silente come un leone in cattività dentro lo zoo.
E con me quanti leoni, tigri, pantere, ma anche scimmie, topi, cani, ecc., tra il popolo italiano ci sono nello zoo Italia?
Ecco che allora questa inattività socio-politica mi strangola giorno dopo giorno.
“Panem et circenses” era la locuzione del poeta latino Giovernale usata in epoca romana per definire che chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati.

Per estensione, la locuzione è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l'azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l'organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l'attenzione dei cittadini dalla vita politica in modo da lasciarla solo alle élite.
L'espressione Panem et Circenses rappresentava un meccanismo di potere in fluentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico; un vero bozzo/strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse.
Oggi non c’è più la distribuzione gratis del grano e lo spettacolo dei gladiatori o quello del circo, oggi c’è la distribuzione delle tessere per la spesa agli anziani, il cellulare ultimo tipo, il computer con i suoi face book, i videogiochi, le automobili simbolo di prestigio virtuale, i divertimenti, i viaggi, ecc….tutti “beni” non necessari che distolgono l’attenzione su ciò che succede e indebitano il popolo.
Il cittadino poi per mantenere uno status sociale che corre dietro al conformismo consumistico cade nella trappola, perché si indebita presso banche e finanziarie col risultato che per pagare il credito è obbligato a lavorare, abbassare la testa e lottare per avere un posto di lavoro.
In questo modo la “casta” politica e oligarchica politico-imprenditoriale e mafiosa ci incatena con manette soft all’andazzo.
Come automi mangiamo, ci divertiamo, lavoriamo e dormiamo, mentre loro si ingrassano e cementificano il potere sul popolo come una grande piovra.

In base a queste semplici e brevi considerazioni che toccano solo in parte il grande problema socio-politico del nostro paese…ditemi se non c’è del vero in ciò…, ma siate obiettivi, non di parte o faziosi, cercate di scrutare dentro questi miseri e pochi concetti per formulare una vostra opinione.
Martin Luther King in un suo discorso disse:
“Ho sempre avuto l’impressione che in ultima analisi, nel corso della vita, un individuo deve una buona volta schierarsi, prendere posizione, ed essere disposto ad affrontare le conseguenze quali che siano. E se è invaso dalla paura non può farlo. La mia preghiera più grande è sempre che Dio mi preservi dal terrore che paralizza, perché quando una persona vive accompagnata dalla paura per le conseguenze dei propri atti sulla sua vita personale, non potrà mai fare niente per contribuire a sollevare l’umanità intera e a risolvere i molti problemi sociali che ci troviamo di fronte in tutte le epoche e a ogni nuova generazione”.

E termino con una frase stupenda:
"Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo" (Gandhi)
Siamo noi, popolo, cittadini il cambiamento che vogliamo nel nostro paese!

Rivoli, 11 febbraio 2011